Filastrocca dei diritti dei bambini
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Giornata Mondiale dei diritti dei bambini e l’APS “L’ora blu” e la filastrocca

19 Novembre 2020

 

“ Maxima debetur puero reverentia”

(al fanciullo si deve il massimo riguardo).

 

Così scriveva in una sua satira lo scrittore latino Giovenale, nel I° secolo dopo Cristo. Questo per affermare che il problema dei Diritti dell’infanzia è sempre stato sentito. Nella natura tutto pare predisposto alla difesa, al riguardo dei piccoli. Lo fanno le piante che proteggono i semi con tanta cura; lo fanno gli animali in maniera esemplare, siano i più forti, che i più piccoli e deboli. E gli esempi non mancano a rafforzare l’argomento. Quando un formicaio viene invaso dall’acqua, anche a costo della vita, le formiche operaie si prodigano per salvare le uova. Un esempio dal mondo dell’invisibile: quando una vena del corpo si rompe, onde evitare l’emorragia, le piastrine si raccolgono e, morendo, fanno da tappo fermando il flusso sanguigno. È la difesa della specie per perpetuarne la sopravvivenza. Questo imperativo è stampato nel DNA di ogni essere vivente. È la legge di natura!

Il 20 novembre 1989, è stata sancita nella Convenzione sui Diritti dell’ infanzia.

Qui una filastrocca che ricorda alcune leggi, scritta da :

Marta Maria Camporeale e Benito D’Agnano.

 

I DIRITTI DEI BAMBINI

 

Fra diritto e dovere

grande è la differenza:

il diritto è avere,

dare invece è il dovere.

Agli adulti è necessario,

mentre i bimbi van crescendo,

ai diritti lor sanciti

dare grande consistenza.

Per  lor non conta il sesso

o la razza ovver la lingua…

e nemmen se han problemi

per  il fisico e la mente.

Bimbo caro,

hai diritto ovunque vivi,

alla tua cittadinanza.

È giustizia sacrosanta

d’esser nella tua famiglia,

di studiare e di pregare

nel tuo credo religioso.

Hai diritto al tuo diario

che puoi leggere solo tu.

Se poi scappi dalla guerra

avere asilo è tuo diritto,

come pur sancito è stato

in salute essere e curato.

E poi … il diritto pur ti tocca

di tener l’appartenenza

alla tua civiltà.

Certo mai ti mancherà

il diritto a giocare

che è proprio dell’età.

Ma …

Ai diritti, mio caro,

si accoppiano i doveri!

L’un da solo non cammina

senza l’altro in compagnia.

Se il diritto è avere

il dovere invece è dare,

Tu, che ricever tanto hai,

sei tenuto a ricambiare.

Dare allor rispetto e amore

a chi al tuo ben s’attiva.

Sta’ sicuro, imparerai

che nella vita cosa migliore:

tu di ciò non troverai:

DARE RISPETTO PER ESSERE RISPETTATO

DARE AMORE PER ESSERE AMATO!

Ora che questo conosci già

gioisci e cresci in onestà.

 

Marta Maria Camporeale

Benito D’Agnano

 

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